Le tappe del Cammino Corleone - Sciacca

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 Sciacca
Comune di
Sciacca

Chiese

  1. Chiesa Madre
  2. Chiesa del Carmine
  3. Santuario S. Calogero
  4. Chiesa di S. Domenico
  5. Convento di Fatima

 

La basilica di Maria Ss del Soccorso situata in Piazza Don Minzoni, fu fondata agli inizi del XII secolo. Della prima costruzione sono rimaste le absidi, le volte a costoloni e due portali ad arco gotico del XIV secolo. La facciata, rimasta incompleta, è ornata di tre statue di marmo bianco,opera di Gian Domenico Gagini, poste una al centro sopra il frontone principale e le altre due, sopra i frontoni delle porte frontali. L'interno è suddiviso in tre navate da colonne ioniche e comprende dieci cappelle, oltre a quella dell'altare maggiore. Su quest’ultima è posta la statua della Madonna del Soccorso, patrona della città, un'opera di  Giuliano De Almanchino e Bartolomeo Birritaro del 1503.  L'affresco della volta della navata centrale è di Tommaso Rossi. 

 

La chiesa del Carmine risale al periodo normanno, la sua prima struttura fu eretta nel 1089 e successivamente fu ampliata. Nel 1817 fu nuovamente ripresa e aperta al culto. I vari mutamenti architettonici e il susseguirsi di periodi diversi sono testimoniate dalla facciata principale che ingloba anche la struttura della vecchia chiesa del San Salvatore. L'attuale interno della chiesa, a pianta basilicale, è diviso in tre navate da quattro ordini di colonne e racchiude delle opere di Giuseppe Sabella e Tommaso Rossi. L'altare maggiore è dedicato alla Madonna del Monte Carmelo mentre l’esterno è con facciata in stile neoclassico adornata da un rosone di età gotica, di una raffinatissima scultura. Splendida è anche la cupola ricoperta da piastrelle in ceramica sovrapposte di colore bianco e verde, essa non è facilmente visibile a causa della sua posizione arretrata verso l’interno ma è possibile ammirarla nella sua interezza dalla piazzetta antistante. 

 

Il santuario di San Calogero è un edificio religioso del 1530 edificato in onore del santo, che si trova a Sciacca sul monte Kronio. S. Calogero ha vissuto per un lungo periodo da eremita in Africa, successivamente ricevuto il compito di trasmettere la fede, da Cartagine giunse a Lipari per poi arrivare a Sciacca. Qui trascorse gli ultimi suoi 35 anni in una grotta del monte Kronio. Dopo la sua morte questa grotta fu adibita a chiesa. L'interno della chiesa è a navata unica con otto altari nei lati e l'altare maggiore. Sull'altare maggiore è posta una statua di S. Calogero. La grotta di San Calogero è stata sempre meta di pellegrinaggi. Entrando nella Grotta al visitatore si presenta una ceramica bronzea dove è raffigurata la morte di San Calogero e la maiolica collocata su un piccolo altare raffigura San Calogero vecchio e benedicente. 

 

Fondata nel XVI secolo da Tommaso Fazello, è stata rifatta nella seconda metà del Settecento e restaurata nel 1859. La facciata è vasta, costruita con blocchi di tufo conchigliare. L' interno ha una sola navata e comprende otto cappelle e il cappellone.Sugli altari a destra della navata vi sono tre dipinti che raffigurano S. Tommaso d'Aquino, S. Giacinto e S. Domenico. Sull'altare maggiore risiede la statua della Madonna del Rosario di Vincenzo Ferreri e la Via Crucis di Vincenzo Tresca.

 

Il convento fu fondato nel 1556, soppresso nel 1866, venne ceduto ai frati francescani cappuccini nel 1948 e dichiarato parrocchia nel 1967. La vecchia Chiesa è stata demolita e al suo posto ne è stata costruita una nuova, più ampia (1987). Sull'altare maggiore vi sono un tabernacolo del 17º secolo e un quadro nella scuola del Correggio rappresentante la "Natività di Cristo". Altre tele seicentesche sono nelle varie cappelle della Chiesa. Si tengono corsi di catechismo per i ragazzi, riunioni settimanali degli appartenenti alla gioventù francescana e al terzo ordine francescano. Assistenza ai poveri da parte dei membri del volontariato vincenziano. Si ricorda la Madonna di Fatima con messa solenne, musica e fuochi d'artificio il giorno 13 maggio.

               

  Musei 

  1. Museo del giocattolo
  2. Museo del sapone
  3. Museo del carnevale
  4. Museo F.sco Scaglione

 

Il Museo del Giocattolo di Sciacca è nato nel 2014. Si tratta di un viaggio che abbraccia un secolo di storia, dal 1880 al 1980, attraverso cinque sale. In esposizione, oggetti vintage appartenuti alle varie epoche, il tutto in un’ambientazione retrò. Un’esperienza magica per tutti i visitatori, siano essi bambini o adulti. Si conosceranno diversi contesti storici, epoche diverse, con riviste oggetti di design e pezzi unici. Una visita che si può fare sia in totale autonomia, che guidata, arricchita da simpatici aneddoti e curiosità. Un viaggio emozionale per ritornare bambini e riscoprire un mondo che ci ha permesso di essere quello che siamo.

 

La Casa Museo del Sapone è un vecchio fabbricato rurale dei primi dell’800, dove scoprire il meraviglioso mondo dei sapone, la cui storia risale al 2800 a.C. Il sapone all’olio di oliva rappresenta un prodotto tipico della tradizione mediterranea che ha contribuito all’economia di molte città del nostro territorio. Tutte le visite sono guidate e alla fine del tour è prevista anche una spiegazione di tutti i prodotti con la possibilità anche di provarli. Le visite sono solo su prenotazione.

 

Inaugurato nel 2010, conserva al suo interno bellissime testimonianze del Carnevale di Sciacca tra le quali una collezione di plastici che sono la riproduzione in miniatura dei Carri Allegorici che hanno partecipato alle precedenti edizioni della festa. Sono opere d’arte realizzate interamente in ceramica, modellata e decorata a mano dagli artisti di Sciacca. Attraverso l’ingresso si accede nella prima area del Museo: la galleria fotografica. Successivamente sono esposti alcuni costumi storici del Carnevale di Sciacca. Ogni costume è strettamente legato al tema. Nel piano inferiore vi sono anche delle ricostruzioni in cartapesta di prodotti tipici enogastronomici siciliani ed una particolare sezione dedicata alla Ceramica di Sciacca, tradizione maiolica strettamente connessa con l’arte della decorazione della cartapesta; è presente infatti un' esposizione di numerosi pezzi realizzati e donati dall’Associazione Ceramisti di Sciacca. Attualmente il museo del carnevale è chiuso per riallestimento.

 

Il palazzo Scaglione, sorge nel centro storico di Sciacca. Il Cavaliere Francesco Scaglione fu un uomo di grande cultura ed immensa curiosità che amò raccogliere opere d’arte ed oggetti vari. Furono le sue figlie ad assecondare il desiderio testamentario di adeguare la casa a museo, lasciandone inalterata stabilità ed armonia. Il palazzo, a due livelli, è diviso in varie sale decorate a tempera con motivi a greca e i pezzi da collezione sono svariati. Si trovano candelieri, orologi, opere settecentesche, armi, monete del periodo greco-romano, dipinti dell’Ottocento, ceramiche di Capodimonte, mobili e tanto altro. I soffitti affrescati ed i pregiati pavimenti in maiolica dell’Ottocento sono espressione di una notevole sintassi decorativa, tipica della Sicilia, che mescola motivi ornamentali siculi, arabi, catalani, rinascimentali e barocchi.

 

Palazzi e castelli 

  1. Castello Incantato
  2. Palazzo Perollo
  3. Palazzo Steripinto
  4. Castello Luna

 

Alle falde del Monte Kronio, sorge il “Castello Incantato”, suggestivo museo all’aperto, ricco di mistero e fascino. Uno spettacolo creato dall’inventiva dell’uomo e della natura, dove, oltre agli ulivi e ai mandorli, sorgono migliaia di teste scolpite sulla roccia, sui rami e sui tronchi degli alberi a opera dell’artista saccense Filippo Bentivegna, detto “Filippu di li testi”. Il luogo riveste una grande rilevanza turistica per la sua unicità. Nella parte alta del podere, Bentivegna ha scavato profondi cunicoli che danno l'apparenza di labirinti. Al centro del podere sorge la piccola casa dove viveva Bentivegna, nelle pareti vi sono alcuni dipinti che raffigurano grattacieli e pesci. Questo posto così incantato con aria misteriosa è sempre stato, negli anni, una meta obbligatoria per i turisti che soggiornano a Sciacca.

 

E' uno dei pochi palazzi signorili del XV secolo rimasti a Sciacca; appartenne a un ramo dei Perollo, nobile famiglia di origine francese, venuta in Italia a seguito del conte Ruggero e stabilitasi a Sciacca nel XIV secolo.  Alla fine del XVI secolo passò alla famiglia Argomento e in seguito agli Arone. Il palazzo presenta sulla facciata tre bifore gotiche e un balcone barocco con ringhiera a petto d’oca aggiunto nel XVIII sec. Verso il centro della facciata si intravedono sotto l’intonaco alcune antiche finestre tamponate. All’interno del cortile si conserva una scala catalana dai gradini con cornice a risega. All'interno meritano particolare interesse una volta a costoloni poggianti su quattro mensole angolari e due grandi soffitti a cassettoni, uno dei quali con quadrelli dipinti a motivi floreali.

 

Eretto nel 1501 da Antonio Noceto, è uno dei più interessanti esemplari di arte plateresca in Sicilia. La facciata è caratterizzata da una fitta serie di bugne di pietra a punta di diamante dal bellissimo effetto decorativo.  Il regolare allineamento delle bugne è interrotto al piano nobile da tre eleganti bifore gotiche, delle quali quella centrale è ad archi bilobati, e al piano terra da un portale architravato dagli stipiti profondamente scanalati e da due finestre rettangolari. Due colonnine marmoree inserite nei due cantonali ai lati del prospetto, probabilmente sono state riportate da altri edifici demoliti. L'interno, fortemente rimaneggiato nel corso dei secoli, conserva una bella volta a crociera con costoloni e chiave di volta, sorretta da robusti archi a sesto acuto, in un locale di passaggio tra l'androne e il giardinetto interno.

 

Fu fatto costruire nel 1380 da Guglielmo Peralta. Dopo la morte di re Federico III, il castello passò in mano ai Luna a seguito di un matrimonio.  Sorge in alto sulla roccia, nella parte orientale della città, ed è inserito dentro il perimetro delle antiche mura.  Esso comprende quattro parti: la cinta, il mastio, il palazzo comitale e la torre cilindrica.  La cinta, formata da mura alte e robuste, serviva alla difesa esterna.  Il mastio, cioè la torre maestra aveva la funzione di sorvegliare la cinta, il terreno esterno e il cortile interno; di esso resta oggi soltanto la base.  La torre cilindrica è a due piani, dalle volte costruite con conci accostati a coltello.  Del palazzo del Conte, che occupava il lato ovest del castello, resta oggi soltanto l'alto muro esterno con quattro ampie finestre dalle quali si può ammirare il panorama della città. Il castello è uno dei più interessanti esempi di architettura civile e militare del '300 esistenti in Sicilia.

                    

Natura e benessere 

  1. Riserva di Capo San Marco
  2. Terme di Sciacca

 

La spiaggia più frequentata di Sciacca è Capo San Marco.  Le spiagge si caratterizzano per il mare limpido e cristallino, in particolare la spiaggia di San Marco è una distesa ampia in parte attrezzata con stabilimenti balneari. Il mare di questo tratto di costa si caratterizza per i fondali sabbiosi e bassi in prossimità della battigia e la temperatura dell’acqua è piuttosto fredda. Inoltre sulla spiaggia, capita di scorgere delle uova depositate dalle tartarughe marine. Al largo della costa di Sciacca, si trova l’isola Ferdinandea, si tratta di resti di un apparato vulcanico emerso a seguito di un’eruzione vulcanica sottomarina. Il primo a mettervi piede fu James Graham nel 1831. L’isola si trova nel Canale di Sicilia, nel tratto di mare che separa Sciacca da Pantelleria.

 

Terme di Sciacca è un complesso di ben 5 impianti curativi e di benessere, che sfrutta le sorgenti termali della città. La struttura sorge a pochi metri dal porto. Lo stabilimento venne costruito tra il 1928 e il 1936 in stile liberty. Le stufe sudatorie del Monte Kronio, sono la principale attrazione delle terme di Sciacca, sono antri presenti naturalmente a fianco della montagna, in cui i sedili sono scavati nella roccia viva. Sono caratterizzate da una temperatura di 38/41° che consente sedute di max 20 minuti. Le piscine Molinelli invece è un complesso di vasche termali collocate su una terrazza panoramica con vista sul mare.































































































































































 

 

 

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